Prevenzione
Disturbi somatoformi del dolore: cambiamento nella prassi del Tribunale federale
L'obiettivo dichiarato dell'AI è quello di garantire alle persone con problemi di salute il minimo indispensabile per vivere, attraverso misure di integrazione nel mercato del lavoro e/o un sostegno finanziario. Tuttavia, di fronte a un forte aumento delle richieste di pensione a partire dalla fine degli anni '90, il regime di assicurazione sociale obbligatoria è stato costretto a indebitarsi sempre di più. Nel 2004, la Corte Federale - il più alto organo giudiziario - ha reagito stabilendo criteri estremamente severi per le persone che soffrono di disturbi somatoformi del dolore, ossia dolori non oggettivabili che non possono essere spiegati da cause organiche.
Secondo il Tribunale federale, il dolore associato a questi disturbi poteva essere superato con un ragionevole sforzo di volontà da parte dei malati, che quindi non avevano diritto a una pensione di invalidità. Questa presunzione di superabilità di questi disturbi è stata ampiamente criticata sia in ambito medico che giuridico. Il Tribunale federale ha ora messo in discussione la sua giurisprudenza e ha sostituito la vecchia regola con una griglia di esame strutturata e normativa, basata su un catalogo di indicatori, che consente una valutazione aperta e simmetrica. Per saperne di più sulle probabili ripercussioni di questo cambiamento sul lavoro dei medici e sulle nuove sfide che attendono non solo i medici ma anche gli esperti del settore. Editoriale della dott.ssa Christine Romann, membro del Comitato centrale della WFHe negli articoli dei dott. Jörg Jeger e Hans Georg Koppesperti e di Ueli KieserIl dott. in legge.
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